L’Italia è sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi europei al 2025 e al 2035 in materia di gestione dei rifiuti, ma sono necessari ulteriori sforzi per potenziare il riciclo dei rifiuti urbani e ridurre il conferimento in discarica. È quanto emerge dall’analisi condotta dall’Agenzia europea dell’ambiente (EEA), che ha valutato l’efficacia delle politiche italiane sui rifiuti urbani e da imballaggio.
Nel 2022, il nostro Paese ha superato l’obiettivo di riciclo degli imballaggi fissato per il 2025, raggiungendo un tasso del 71% a fronte del 65% richiesto. Tuttavia, sul fronte dei rifiuti urbani, l’Italia si colloca ancora tra 1 e 5 punti percentuali al di sotto del target del 55%, obiettivo che dovrà essere centrato entro il 2025. L’EEA sottolinea quindi la necessità di un “ulteriore sforzo” per colmare questo divario.
Anche la riduzione dei conferimenti in discarica rappresenta una sfida cruciale. L’obiettivo europeo prevede che, entro il 2035, non più del 10% dei rifiuti urbani venga smaltito in discarica. Attualmente, l’Italia deve abbassare il proprio tasso di circa 8 punti percentuali per rispettare questo limite. Uno degli strumenti ritenuti più efficaci in tal senso è l’incremento dell’“ecotassa” sui conferimenti in discarica, che in Italia resta inferiore alla media europea.
Già nel 2022, l’Unione europea ha richiesto una riforma dell’ecotassa, poi recepita all’interno della Strategia nazionale per l’economia circolare elaborata dal Ministero dell’Ambiente. Tuttavia, l’attuazione concreta della misura non avverrà prima della fine del 2026. La riforma prevede un aumento di almeno il 50% della soglia minima dell’ecotassa, con l’obiettivo di rendere economicamente meno conveniente lo smaltimento in discarica rispetto ad alternative più sostenibili come il riciclo.
In sintesi, se da un lato l’Italia ha dimostrato capacità e risultati nel settore del riciclo degli imballaggi, dall’altro deve accelerare nel miglioramento della gestione dei rifiuti urbani, puntando su una fiscalità ambientale più incisiva. Un aumento dell’ecotassa e l’incremento dei tassi di riciclo si configurano come passaggi chiave per centrare gli obiettivi europei e ridurre l’impatto ambientale del sistema rifiuti.